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Essere allergici non è, come creduto fino a ieri, un difetto o una sfortuna. Si tratta semplicemente della perdita del controllo attivo che ogni essere vivente mette in atto fin dalla nascita per conquistarsi, con fatica, la tolleranza verso le sostanze alimentari, respiratorie o ambientali che lo circondano. Tutti quindi nasciamo allergici e intolleranti a tutto, e solo il controllo attivo fa la differenza tra chi mantiene la tolleranza (il sano) e chi la perde (e diventa appunto allergico o intollerante). Le soluzioni al problema allergia, alla luce di questa impostazione, suffragata da numerose e autorevoli ricerche, cambiano allora di registro. Va quindi migliorata l'alimentazione, controllando le intolleranze alimentari e riducendo l'infiammazione, integrando o reintegrando i minerali, riequilibrando l'aspetto psicoemotivo, e stimolando processi simili a quelli dello svezzamento. E il risultato non è l'esclusione a vita dei cibi ritenuti responsabili, ma il recupero della tolleranza e la possibilità di tornare a mangiare di tutto.